Nelle immagini si vede un dipendente del giudice di pace di Lodi che timbra il cartellino. Niente di strano se non fosse che poco dopo passa anche altri due badge. Quelli di colleghi che insieme a lui ora dovranno rispondere di truffa in concorso ai danni dello Stato e falsa attestazione. L’ultimo caso dei furbetti del cartellino arriva dunque da Lodi dove per due mesi, da settembre a novembre dell’anno scorso, i carabinieri hanno monitorato, anche con un impianto di videosorveglianza appositamente installato, il comportamento di 3 dipendenti pubblici. Sono stati ripresi dalla telecamere mentre, in orario di lavoro, vanno a fare la spesa e poi con i sacchetti in mano camminano tranquilli per strada. Invece che lavorare insomma si preoccupavano di fare tutt’altro. Gli inquirenti hanno inoltre accertato lunghe pause pranzo al ristorante, anche di un’ora e mezza, il venerdì quando invece facevano figurare break molto più brevi. Qualcuno poi arrivava sempre in ritardo come se fosse la normalità. Il gip di Lodi, che ha parlato di quotidianità del raggiro, li ha sospesi per un anno conteggiando 3300 minuti di falsa presenza in ufficio indebitamente retribuita. Nulla invece è emerso a carico degli altri 3 cancellieri in servizio nello stesso ufficio.