Rubavano le auto, le utilizzavano per i furti e poi le incendiavano per non lasciare traccia. Questa era solo una delle attività in cui era specializzato il gruppo arrestato dai carabinieri di Pavia. E sì perché le sette persone, identificate dai militari, non disdegnavano neppure lo spaccio e la ricettazione di documenti falsi.
Sette, dunque, le misure cautelari disposte a vario titolo: il più giovane ha 22 anni, il più grande 39. Tutti albanesi, tranne uno italiano di etnia sinti. Pregiudicati per reati contro il patrimonio.
Le indagini sono iniziate nel 2016, dopo una serie, preoccupante di auto incendiate sempre precedute da furti.
Avvenivano nei luoghi più disparati: negozi, abitazioni, e persino scuole pubbliche. Una banda che colpiva soprattutto in Lomellina e tra Garlasco e Dorno, qui, in particolare c’era un bar, considerato punto di incontro del gruppo.