Le morti bianche e gli incidenti sul lavoro. Nell’anno della strage alla Lamina, l’azienda milanese nella quale un infortunio è costato la vita a quattro operai, il Primo maggio del capoluogo lombardo non poteva non essere dedicato alla sicurezza sul lavoro. Una scelta che arriva dai sindacati a livello nazionale. E così a guidare la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil saranno le storie di chi, sul lavoro, ha perso la vita.
Ma non solo, anche le storie di chi un lavoro non lo ha più. L’altro tema della giornata sarà infatti, l’incertezza sul futuro. Ci saranno i dipendenti Valtur, quelli della Trony e altre catene dell’elettronica, settore che più ha pagato il sorpasso dell’e-commerce.
Per la prima volta, in corteo, anche l’Associazione Lombarda dei giornalisti, a testimoniare da una parte la precarietà, dall’altra come, minacce e violenze, siano aumentate nei confronti di chi fa informazione.
Partenza alle 9,30 in Porta Venezia. In testa, lo slogan: “Sicurezza: il cuore del lavoro”. Il serpentone si snoderà poi lungo via Palestro, San Babila, fino a raggiungere piazza della Scala. Sul palco, storie di vittime del lavoro.
A chiudere, i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil che, al posto del tradizionale comizio, saranno intervistati da Radio Popolare.
Per una fetta di cittadini che sfila e protesta un’altra si godrà l’ultimo giorno di questo gettonatissimo ponte. Tutto esaurito sui laghi. A Sirmione record di presenze tanto che si sta pensando a scaglionare gli ingressi con i tornelli, sul modello Venezia. Boom anche a Como, soprattutto grazie agli stranieri. Insomma un assaggio d’estate che farà sorridere in particolare gli operatori turistici. Unica nota dolente, il meteo che non premette nulla di buono. Ma se davvero dovesse piovere, niente paura. Si può sempre svoltare verso i musei, eccezionalmente aperti, domani, in tutta la Lombardia.