“Dov’è Marisa?” “E’ stata uccisa?”. Dal suo letto d’ospedale il pensiero di Deborha va subito a quella sorella assassinata dal marito che non accettava la separazione. Lei ci aveva provato a difenderla, quella sera di sabato scorso quando a Curno, dove le due giovani abitavano con i genitori, Ezzeddine Arjoun, sposato con Marisa, si è avventato a colpi di coltello contro la moglie. Per la donna nessuno scampo mentre Deborha era stata subito portata in ospedale. Due giorni di coma poi il risveglio e il pensiero subito alla sorella che non ce l’ha fatta.
Nei prossimi giorni non appena la sue condizioni lo consentiranno sarà ascoltata dai carabinieri. Si cercherà di ricostruire i dettagli di una tragedia i cui contorni sono ormai chiari.
Dopo il delitto, l’ex marito, tunisino, sposato in patria nel 2012, si è costituito ai carabinieri spiegando che non accettava la separazione decisa dalla donna. Una versione che sarà chiamato a chiarire in sede di interrogatorio, fissato per i prossimi giorni. Intanto a Curno, resta lo sconcerto per un dramma che forse si poteva evitare. La ragazza aveva infatti più volte denunciato i maltrattamenti subiti dal marito.