Nellinchiesta sul rogo che devastò il moderno grattacielo di via Antonini a Milano, ci sono i primi tre indagati. Sono i titolari delle società che hanno partecipato alla costruzione delledificio e concesso le autorizzazioni alluso dei materiali. Al centro dellindagine, i pannelli di rivestimento. Pannelli che in pochi minuti, in un pomeriggio di fine agosto, trasformarono il palazzo in una torcia. Sotto la lente dingrandimento, proprio la rapidità con cui è bruciata la copertura delledificio ma a breve potrebbero aggiungersi altri nomi tra gli indagati.
Intanto sono ancora poche le certezze sulle cause del devastante incendio. E mentre è stato escluso il cortocircuito nellappartamento al quindicesimo piano, tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, la più accreditata pare essere quella che a dare linnesco sia stato un mozzicone di sigaretta buttato da uno dei balconi situati ai piani alti, mozzicone che avrebbe incendiato rifiuti lasciati su un terrazzino sottostante.