Sconforto unito a dolore per i familiari di Carlotta Benusiglio, la stilista milanese trovata impiccata il 31 maggio nei giardini di Piazza Napoli a Milano. Oggi era attesa la sentenza del processo che vede come unico imputato per la sua morte, Marco Venturi, fidanzato allepoca della tragedia e invece, tutto rimandato al prossimo Primo Giugno, per un impedimento da parte del giudice.
Un dolore per la famiglia che si aspettava di chiudere la vicenda almeno sul piano della giustizia.
La storia di Carlotta Benusiglio comincia allalba del 31 maggio di sei anni, quando una donna che portava a spasso il cane, la trovò impiccata a un albero nei giardini di Piazza Napoli. Da allora la sua morte è rimasta un mistero. Non un suicidio, per i familiari: troppa la sua voglia di vivere, hanno sempre sostenuto.
I sospetti invece su quel fidanzato e quella storia a tratti violenta. Resta ora da discutere anche la perizia sul video di quella notte: per gli esperti nominati dal tribunale nessuna presenza. Tradotto: il fidanzato non sarebbe stato con lei mentre moriva impiccata. Un risultato che potrebbe dar ragione alla tesi del suicidio. Il caso tornerà in aula il Primo giugno con la sentenza.
Un dolore per la famiglia che si aspettava di chiudere la vicenda almeno sul piano della giustizia.
La storia di Carlotta Benusiglio comincia allalba del 31 maggio di sei anni, quando una donna che portava a spasso il cane, la trovò impiccata a un albero nei giardini di Piazza Napoli. Da allora la sua morte è rimasta un mistero. Non un suicidio, per i familiari: troppa la sua voglia di vivere, hanno sempre sostenuto.
I sospetti invece su quel fidanzato e quella storia a tratti violenta. Resta ora da discutere anche la perizia sul video di quella notte: per gli esperti nominati dal tribunale nessuna presenza. Tradotto: il fidanzato non sarebbe stato con lei mentre moriva impiccata. Un risultato che potrebbe dar ragione alla tesi del suicidio. Il caso tornerà in aula il Primo giugno con la sentenza.