Gli occhi lucidi coperti da uno sguardo schivo che fatica a commentare: Era come una mamma, così parla chi ha conosciuto Shuoa Ibrahim e Wafa Hasan, madre e figlia di 44 e 17 anni, vittime del terremoto. A distanza di giorni dalla tragedia, in Turchia e Siria, costata la vita a circa 41mila persone , in Lombardia, non si trova una ragione.
Le due donne, morte sotto le macerie di Antiochia, erano tornate a casa per far visita ai familiari. In Italia erano rimasti, il capofamiglia, volato in Turchia subito dopo la notizia, una figlia e altri due figli maschi, titolari di unofficina nella zona, a Vanzaghello. Una famiglia ben inserita e molto amata. La ragazza aveva da poco terminato gli studi come estetista. Avrebbe dovuto iscriversi a un corso di pedagogia sempre a Busto. La compagne di scuola la ricordano come una giovane solare, sognava un lavoro con i bambini.
Le due donne, morte sotto le macerie di Antiochia, erano tornate a casa per far visita ai familiari. In Italia erano rimasti, il capofamiglia, volato in Turchia subito dopo la notizia, una figlia e altri due figli maschi, titolari di unofficina nella zona, a Vanzaghello. Una famiglia ben inserita e molto amata. La ragazza aveva da poco terminato gli studi come estetista. Avrebbe dovuto iscriversi a un corso di pedagogia sempre a Busto. La compagne di scuola la ricordano come una giovane solare, sognava un lavoro con i bambini.