Una cena con un collega in quel locale che lei conosceva bene tanto da essere amica sui social con uno dei proprietari. Una serata cominciata come molte e finita, almeno nel racconto della protagonista, con una violenza.
I fatti risalgono allo scorso marzo ma emergono ora perché la procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per tre uomini, tra i 27 e i 23 anni che rischiano un processo per stupro di gruppo.
E il 21 marzo: una 32enne, manager di una multinazionale, e un suo collega arrivato dallestero sono a cena in un locale sui Navigli. E la una di notte quando lui decide di tornare a casa, lei invece no: preferisce che finisca una manifestazione in corso quel giorno per poter recuperare tranquillamente la macchina. Una scelta che segnerà la serata. La donna resta sola con i due proprietari del locale, a loro si unisce un terzo uomo che lei dice di non aver mai conosciuto. Le ore passano tra alcol e una shot- box con 36 bicchierini di liquore di cui lei, metterà a verbale, ne avrebbe consumati solo tre. La serata prende quota ma i ricordi della giovane si fanno nebulosi: soltanto il mattino seguente il suo corpo, dolorante, e una visita alla Mangiagalli confermeranno i rapporti avuti.
Linchiesta ora verte principalmente sulle immagini recuperate dalle telecamere di sorveglianza: mostrano la donna e i tre uomini. Lei barcolla, sono diretti in una cantina poco distante dal locale. Qui, sarebbe avvenuta la violenza. Tutto ripreso dal telefonino di uno dei tre che poi avrebbe diffuso le immagini on-line. Alle 4 del mattino tutti a casa. La donna, non si sa come ci sia arrivata, si risveglia a casa. Di quelle ore solo ricordi nebulosi. Adesso la parola ai giudici che dovranno fissare ludienza preliminare sulla vicenda.
I fatti risalgono allo scorso marzo ma emergono ora perché la procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per tre uomini, tra i 27 e i 23 anni che rischiano un processo per stupro di gruppo.
E il 21 marzo: una 32enne, manager di una multinazionale, e un suo collega arrivato dallestero sono a cena in un locale sui Navigli. E la una di notte quando lui decide di tornare a casa, lei invece no: preferisce che finisca una manifestazione in corso quel giorno per poter recuperare tranquillamente la macchina. Una scelta che segnerà la serata. La donna resta sola con i due proprietari del locale, a loro si unisce un terzo uomo che lei dice di non aver mai conosciuto. Le ore passano tra alcol e una shot- box con 36 bicchierini di liquore di cui lei, metterà a verbale, ne avrebbe consumati solo tre. La serata prende quota ma i ricordi della giovane si fanno nebulosi: soltanto il mattino seguente il suo corpo, dolorante, e una visita alla Mangiagalli confermeranno i rapporti avuti.
Linchiesta ora verte principalmente sulle immagini recuperate dalle telecamere di sorveglianza: mostrano la donna e i tre uomini. Lei barcolla, sono diretti in una cantina poco distante dal locale. Qui, sarebbe avvenuta la violenza. Tutto ripreso dal telefonino di uno dei tre che poi avrebbe diffuso le immagini on-line. Alle 4 del mattino tutti a casa. La donna, non si sa come ci sia arrivata, si risveglia a casa. Di quelle ore solo ricordi nebulosi. Adesso la parola ai giudici che dovranno fissare ludienza preliminare sulla vicenda.