Ha scelto la strada del silenzio Andrea Piscina, lo speaker radiofonico, accusato di violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico. Il giovane, 25 anni, arrestato giovedì scorso si trova ora a San Vittore. Il Dj, volto di RTL 102,5, emittente che al momento lo ha sospeso, ha preferito non rispondere alle domande del gip Ileana Ramundo.
A far partire linchiesta, nellestate del 2023, la denuncia di una mamma, insospettita dai comportamenti alquanto strani del figlio. Da qui linchiesta che ha portato gli investigatori a rintracciare oltre mille immagini e registrazioni di chat a contenuto pedopornografico.
Secondo gli inquirenti, attraverso un falso account il dj si spacciava per una ragazzina di 15 anni di nome Alessia, in questo modo avrebbe chiesto a dei giovanissimi di interagire davanti a un pc o a un telefonino, compiendo atti sessuali.
Le presunte vittime hanno tra i 9 e i 13 anni, tutte adescate on line, fatta eccezione per una. Si tratta di un bambino che frequentava la struttura sportiva dove Piscina lavorava come allenatore. Lattenzione degli inquirenti si concentra sul materiale informatico sequestrato al 25enne. In particolare su una cartella nominata Futuro Insta: conteneva un elenco di nomi e cognomi di bambini, forse possibili, future vittime.
A far partire linchiesta, nellestate del 2023, la denuncia di una mamma, insospettita dai comportamenti alquanto strani del figlio. Da qui linchiesta che ha portato gli investigatori a rintracciare oltre mille immagini e registrazioni di chat a contenuto pedopornografico.
Secondo gli inquirenti, attraverso un falso account il dj si spacciava per una ragazzina di 15 anni di nome Alessia, in questo modo avrebbe chiesto a dei giovanissimi di interagire davanti a un pc o a un telefonino, compiendo atti sessuali.
Le presunte vittime hanno tra i 9 e i 13 anni, tutte adescate on line, fatta eccezione per una. Si tratta di un bambino che frequentava la struttura sportiva dove Piscina lavorava come allenatore. Lattenzione degli inquirenti si concentra sul materiale informatico sequestrato al 25enne. In particolare su una cartella nominata Futuro Insta: conteneva un elenco di nomi e cognomi di bambini, forse possibili, future vittime.