All’apparenza ricette mediche intestate a ignari pazienti. In realtà prescrizioni di stupefacenti consegnate a pusher che a loro volta rifornivano le piazze dello spaccio. Un giro che ruotava attorno a un medico di base con studio a Milano, in Corso XX Marzo, nel centro della città. Il professionista, 62 anni, condannato a 8 anni e a una multa di 22mila euro è ritenuto dagli inquirenti “l’elemento cardine del sodalizio criminale”. Arrivava a firmare anche 22 ricette al giorno: nelle prescrizioni, farmaci oppiacei. Ovvero potenti antidolorifici, di quelli utilizzati per la terapia del dolore, ed entrati, ormai da anni, nella rete degli stupefacenti. Assieme al medico, arrestati anche 12 egiziani. Ritiravano le ricette e passavano in farmacia. Ottenuto il farmaco lo giravano nella rete dello spaccio. Un viavai che non era passato inosservato da chi gravita attorno al palazzo e che, lontano dalle telecamere racconta. Un giro di spaccio sostenuto totalmente dal Sistema Nazionale Sanitario e che ha causato un danno allo Stato pari a due milioni e mezzo di euro.