Apprendo dai giornali che sono indagato…e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso…dopo 15 anni di carriere ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”. A fare il passo indietro è Emis Killa. Il rapper, che vanta 3 milioni di ascoltatori su Spotify, sceglie il suo profilo social per annunciare che non parteciperà più al festival di Sanremo. La decisione, dopo l’indagine della procura di Milano per associazione a delinquere che vede il suo nome iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta “Doppia curva”; operazione sugli affari criminali del mondo ultrà milanista e interista che a fine settembre portò a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle curve milanesi. 15 anni di carriera che vedono svanire il sogno di calcare il palco dell’Ariston mentre la Rai annuncia: il cantante non sarà sostituito. I primi guai per il rapper quando la polizia scopre nella sua abitazione a Vimercate un piccolo arsenale: sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e 40mila euro in contanti. Poi gli strettissimi legami con Luca Lucci, capo ultrà rossonero, in carcere con l’accusa di narcotraffico e tentato omicidio, nonchè al centro dell’inchiesta che ha portato alla luce gli affari sporchi di una certa tifoseria milanese. A incastrare Emis Killa anche l’ipotesi di aver preso parte al pestaggio di uno stewart di San Siro: era l’11 aprile, in campo Milan-Roma e il rapper viene ripreso dalle telecamere mentre osserva l’aggressione a un addetto ai controlli, colpevole di aver impedito l’ingresso a due tifosi muniti di un solo biglietto. Con l’artista il fratello di Lucci, Francesco, anche lui in carcere. E poi ancora, il 17 agosto, sempre al Meazza, durante Milan-Torino, Luca Lucci si trova nella skybox del primo anello, ha ottenuto un permesso premio perché sta scontando una condanna a sette anni per droga. E’ il suo grande ritorno sugli spalti e con lui c’è anche il rapper. Il nome di Emis Killa e quello del capo ultrà tornano il 26 dicembre del 2022: gli inquirenti lo immortalano a casa di Lucci in una cena di Natale, con loro anche altri capi-ultrà che finiranno in carcere. Legami scomodi, tutti da verificare, ma che intanto all’artista sono costati un sogno chiamato Sanremo.