Lucido mentre si sbarazzava del cadavere, pronto anche a fuggire, diretto a Lisbona. Schiaccianti e gravi gli indizi di colpevolezza nei confronti di Pablo Gonzales Riva, il 48enne salvadoregno arrestato con l’accusa di aver ucciso la compagna Jhoanna Nataly Quintanilla Valle e poi di averne occultato il cadavere. Conclusioni a cui è arrivata la gip Anna Calabi che ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere. Contro di lui anche i futili motivi. Agli inquirenti il 48enne ha confessato l’omicidio nell’ambito però di un gioco erotico finito male. Le ho spezzato il collo con una mossa secca durante un rapporto sessuale ha raccontato in sede di interrogatorio. Una versione lucida durante la quale si è anche detto dispiaciuto e sofferente. La svolta venerdì sera, quando l’uomo è arrivato in procura: è entrato da persona libera è uscito con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Una storia con ancora tanti punti da chiarire e che ha sconvolto soprattutto le amiche di Jhoanna che sin dal primo giorno in cui è scomparsa, era il 24 gennaio, non hanno mai smesso di ricordarla e ora sono chiuse nel dolore. Tra i dettagli da chiarire anche un altro particolare fornito dall’uomo: agli inquirenti ha raccontato che il giorno dopo l’omicidio, il 25 gennaio, ha buttato il cellulare della donna e il suo cappello rosso in un cestino non lontano da casa, forse, proprio con l’intento di avvalorare la tesi dell’allontanamento volontario. Dichiarazioni da verificare. Nelle prossime ore i Ris di Parma sono pronti a setacciare la casa della coppia, il box, la cantina e la macchina con la quale l’uomo si sarebbe spostato per nascondere il corpo di Jhoanna.