Ha presentato ricorso per Cassazione contro la condanna all’ergastolo, il trio criminale responsabile della morte di Laura Ziliani, l’ex vigilessa 55enne di Temù stordita con le benzodiazepine e poi strangolata la notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. Le figlie, Paola e Silvia Zani con Mirto Milani, fidanzato della seconda, hanno depositato tramite i legali, avevano tentato di toglierle la vita già tre settimane prima e sono accusati dell’omicidio, delle lesioni aggravate e della soppressione di cadavere. Il trio ha preparato una torta composta da diversi muffin con all’interno le benzodiazepine per stordirla prima di ucciderla. Non si tratta di un ricorso collettivo, ma ciascuno di loro ha presentato, tramite i propri legali, l’istanza alla Suprema Corte. Per quanto riguarda Silvia Zani, la maggiore delle sorelle, l’avvocato Maria Pia Longaretti parla di erronea quantificazione della pena. L’avvocato Michele Cesari, che difende Paola, sottolinea come la sua assistita quanto «non ha partecipato all’ideazione dell’omicidio della madre e per un periodo riuscì a rimanere estranea», mentre l’avvocato Simona Prestipino, difensore di Miro Milani insiste sulla necessità di ripetere la perizia psichiatrica sul suo assistito.