
Armato di pistola e taser, prendeva accordi con le ragazze e poi, una volta raggiunte nel loro appartamento, le minacciava, derubava e stuprava. L’aggressore è un 29enne originario della Repubblica del Gambia, arrestato dalla Polizia di Stato di Milano perché gravemente indiziato di essere l’autore di due rapine con successivi episodi di violenza sessuale.
L’indagine è partita dalla denuncia di una giovane donna di origini sudamericane, giunta in Italia e senza lavoro, che per mantenersi si prostituisce. Lei e l’uomo si danno appuntamento a casa sua, a notte fonda. Lui, estraendo la pistola e il taser, minaccia la donna, che gli consegna i contanti che nascondeva in casa, poi la costringe a subire atti sessuali contro la sua volontà. La donna trova il coraggio di denunciare quanto accaduto e la Polizia, analizzando le immagini dei circuiti di videosorveglianza risale al presunto autore della violenza.
Durante le indagini emerge un altro fatto inquietante: questo non sarebbe il primo episodio. Vittima di una rapina e di abusi in circostanze analoghe è un’altra ragazza, anche lei sudamericana. La giovane però, come spesso accade, non aveva denunciato l’episodio. Perché irregolare sul territorio italiano e per la sua attività di escort.
Le donne hanno seguito le procedure di regolarizzazione previste dalla legge, il 29enne invece, si trova in carcere.
L’indagine è partita dalla denuncia di una giovane donna di origini sudamericane, giunta in Italia e senza lavoro, che per mantenersi si prostituisce. Lei e l’uomo si danno appuntamento a casa sua, a notte fonda. Lui, estraendo la pistola e il taser, minaccia la donna, che gli consegna i contanti che nascondeva in casa, poi la costringe a subire atti sessuali contro la sua volontà. La donna trova il coraggio di denunciare quanto accaduto e la Polizia, analizzando le immagini dei circuiti di videosorveglianza risale al presunto autore della violenza.
Durante le indagini emerge un altro fatto inquietante: questo non sarebbe il primo episodio. Vittima di una rapina e di abusi in circostanze analoghe è un’altra ragazza, anche lei sudamericana. La giovane però, come spesso accade, non aveva denunciato l’episodio. Perché irregolare sul territorio italiano e per la sua attività di escort.
Le donne hanno seguito le procedure di regolarizzazione previste dalla legge, il 29enne invece, si trova in carcere.