Non è ancora stato convalidato l’arresto dei quattro ragazzi fermato per l’omicidio di Ahmed Elsharkawy, il 21 enne di Abbiategrasso accoltellato a morte in un caseggiato Aler di Via Fusè. Alla base dell’omicidio aver intascato 600 euro senza consegnare la droga pattuita. La lite è cominciata all’esterno di un bar di Abbiategrasso per poi finire sotto i portici, in quadrato di spaccio e degrado che i residenti non accettano più.
Ora la paura è che egiziani e nordafricani stiano preparando una vendetta contro gli italiani, presunti autori dell’omicidio del 21enne, residenti in questi casermoni popolari completamente allo sbando. Il legale dei quattro fermati ha riferito che saranno da stabilire le responsabilità di ciascuno e non era la loro intenzione uccidere, poi la situazione è degenerata. Come quella in questo quartiere di Abbiategrasso, una volta un piccolo gioiello di pace e ora terreno di spaccio e delinquenza soprattutto nelle ore serali. Nelle prossime ore l’interrogatorio di garanzia per i quattro giovani, tra cui tre fratelli.