Inizierà mercoledì 7 maggio il Conclave, quando i 134 i membri al voto che raggiungeranno il Vaticano per eleggere il nuovo Pontefice. Il primo voto e la conseguente prima fumata si svolgeranno nel pomeriggio. Due lombardi saranno tra gli ”elettori” chiamati a scegliere il successore di Papa Francesco, scomparso lo scorso 21 aprile, si tratta di Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, francescano in Terra Santa da 20 anni, ma originario di Cologno al Serio, considerato uno dei nomi ”papabili” per la successione di Bergoglio, ma molto giovane: ha compiuto 60 anni lo scorso 21 aprile. Con lui, Oscar Cantoni, vescovo di Como, originario di Lenno. Di origini lombarde anche Giovanni Battista Re, nato a Bormio, in Val Camonica che ha presieduto le esequie di Papa Francesco in qualità di cardinale decano. Non potrà sedere tra i 135 elettori, perché superati gli 80 anni di età non si può votare. Per lo stesso motivo sono stati esclusi Angelo Scola, 83enne arcivescovo emerito di Milano e Gianfranco Ravasi, 82enne biblista di Merate. Escluso, non per età, ma per titoli, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, originario di Gallarate. Papa Francesco infatti non lo ha nominato cardinale, così la più grande diocesi d’Europa resta esclusa per la prima volta dal 1878. Un lombardo si occuperà della fase precedente al Conclave. Don Donato Ogliari, nato ad Erba e cresciuto ad Asso, nel comasco, abate di San Paolo fuori le Mura ed ex Abate di Montecassino, è stato scelto per la preparazione spirituale in vista delle elezioni. Don Ogliari, eletto presidente della Conferenza Monastica Italiani terrà la prima meditazione ai cardinali.