Un foro di proiettile alla tempia. Il respiro appeso a un filo. Quando il 118 è arrivato, venerdì sera poco dopo le 22.30, allertato da una telefonata anonima, lo ha trovato così. Lui, 62 anni, residente a Cuneo, pregiudicato, giaceva a terra tra via Colico e via Bellaggio. A ridosso degli studi televisivi di Telelombardia, a Milano, zona Bovisa.
L’uomo ha perso la vita poco dopo.
Omicidio? Suicidio? Domande a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta.
Accanto al corpo: una pistola calibro 38. Quella, quasi certamente che l’ho ha ucciso. E’ caduta dalle mani della vittima dopo essersi sparato alla testa oppure si tratta di una messinscena? E stata appoggiata a terra da qualcun altro? E ancora: lo hanno ucciso altrove e poi scaricato su quell’asfalto? Di certo un fatto ben studiato tanto che nessuno, né tra le aziende vicine, tutte chiuse a quell’ora, né tra chi era in turno in tv, si è accorto di nulla.
La pistola ritrovata accanto al corpo risulta essere stata rubata durante un furto messo a segno in un appartamento a Novara nel 2007. Un tassello questo che si aggiunge agli altri per ricostruire un mosaico ancora poco chiaro. Si spera nell’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni intanto restano aperte tutte le piste: dal regolamento di conti al suicidio. Tanti ancora gli interrogativi: uno su tutti. Perché agire davanti a una Tv? Operativa e presidiata giorno e notte, rischiando di essere visti? Perché, osare così tanto?