Napoli, 17 mar 17:57 – (Agenzia Nova) – Da ogni crisi può nascere un’opportunità, e questo vale anche per il settore dei trasporti e delle infrastrutture portuali, con un occhio alla sostenibilità. Lo ha detto Emanuelle Grimaldi, presidente dell’International Chamber of Shipping (Ics) e amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, parlando con “Agenzia Nova” a margine del Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’economia, organizzato a Napoli. “Chi ha fatto i compiti, e li ha fatti bene, anche negli ultimi anni non solo a dimostrato di essere resiliente ma talvolta ha presentato i migliori risultati”, ha sottolineato Grimaldi. Le tre aziende Grimaldi Lines, Finnlines e Atlantic Container Line, “che hanno compiuto ormai 80 anni, tutte e tre hanno fatto il miglior risultato della storia negli ultimi due anni”, ha aggiunto l’ad. In ottica futura, l’intermodalità, “in un progetto logistico, vuol dire coniugare la strada – che è l’ultimo chilometro – il ferro e il mare in una maniera organica ma anche efficiente e sostenibile”, ha spiegato. La sostenibilità non si esprime “solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico”. “Oggi sicuramente la scelta del mare e quella del ferro” sono “molto spesso” le più competitive, “almeno sulle medie e lunghe distanze”, ha osservato Grimaldi. Serve “coniugare questi tipi di trasporto” e tutto questo deve avvenire “senza fare danni nelle piattaforme logistiche”, ha aggiunto Grimaldi.
Importanti sono le energie rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico possono risolvere molti dei problemi dei porti in termini di sostenibilità. Le rinnovabili possono probabilmente generare abbastanza energia per i porti stessi ma anche darla alle navi che attraccano “tramite il sistema del plug-in”, ha rilevato Grimaldi. Per le grandi navi e le grandi distanze la questione è più complicata, ha osservato. Esistono “soluzioni più sostenibili come i nuovi carburanti come la famiglia dell’idrogeno, l’ammoniaca, i biofuels” ma le difficoltà emergono “perché non esiste oggi una rete di distribuzione di questi carburanti”, ha proseguito Grimaldi. L’ad ha poi osservato come il Gruppo Grimaldi è aperto a una totale globalizzazione, “abbiamo aperto linee per la Cina, per la Corea, per il Giappone e per l’Australia. Oggi le navi della Grimaldi viaggiano in tutte le parti del mondo”. “C’è un grande sviluppo delle autostrade del mare, quindi anche un rapporto con la logistica, con i porti e tutte quelle tematiche ambientali che non solo trattiamo a livello aziendale” ma anche a livello globale, con le agenzie come le Nazioni Unite e l’Imo “per cercare di trovare una soluzione affinché si raggiunga presto il net-zero, quindi zero emissioni” e frenare il riscaldamento del pianeta che è diventato “un problema importante”.