Dallintrusione nellappartamento dellex fidanzata a Cologno Monzese, in provincia di Milano, fino alle coltellate fatali. Nel corso dellinterrogatorio Zakaria Atqaoui, il 23enne reo confesso dellomicidio di Sofia Castelli, ha raccontato la sua versione dei fatti. Ha riferito di aver colpito al collo la giovane studentessa tre volte mentre dormiva. Stando al racconto dellomicida, lagguato sarebbe avvenuto alle sette di mattina. Lui, nascosto per sei ore in un armadio nellappartamento della vittima, ha aspettato il suo arrivo, ossessionato dal pensiero che lei avesse un altro e rientrasse con lui. Ma Sofia è tornata a casa con unamica. Intanto il killer dal suo nascondiglio mandava messaggi al suo unico amico: Ti giuro che me la paga. Quando ha capito che le due ragazze si erano addormentate, è uscito dallarmadio ed è andato in cucina per sostituire il coltello che aveva preso perché aveva la punta spezzata. Dopo poco lagguato. Prima di fuggire si è cambiato i vestiti intrisi di sangue, si è infilato le scarpe ma per sbaglio ha preso quelle di Sofia e ha buttato via il cellulare. Ha vagato senza meta per le strade di Cologno Monzese con graffi in faccia, forse la sua ex fidanzata aveva tentato di difendersi. Poi, quando ha incrociato i vigili, si è consegnato.