“Una sentenza ingiusta, dolorosa per noi e per la stessa Sofia”. Parla così Aurora, davanti al tribunale di Milano che ha appena confermato in secondo grado i 24 anni già inflitti in primo nei confronti di Zakaria Atqaoui, l’uomo che nel 2023 le uccise la migliore amica, Sofia Castelli. Era la notte tra il 28 e il 29 luglio, a Cologno Monzese, Aurora dormiva nella stanza accanto mentre Sofia veniva uccisa con 8 coltellate nel sonno dall’ex fidanzato. La conferma della condanna è arrivata dopo una Camera di consiglio durata poche ore. A presentare il ricorso, lo stesso imputato che ora potrà sperare nella Cassazione. Dall’altra parte la famiglia della vittima. Assenti i genitori, per loro gli zii e le amiche di Sofia. Una vicenda giudiziaria che già in Primo grado aveva scatenato molte polemiche. La procura di Monza, titolare dell’inchiesta, si era vista respingere la richiesta d’ergastolo fino ad arrivare a quei 24 anni inflitti per la buona condotta dell’imputato.