Gattuso e il suo Milan sono pronti ad affrontare un calendario da dentro o fuori. Sei partite in diciassette giorni, praticamente una ogni tre. Sei gare decisive per tutte e tre le competizioni. Si comincia giovedì con la trasferta in Bulgaria per l’andata dei sedicesimi e si conclude il 4 marzo con il derby.
Nel mezzo Bonucci e compagni dovranno giocarsela in casa con la Sampdoria, match fondamentale per la classifica. Poi ci sarà il ritorno di Europa a San Siro. Per ultimo la lunga trasferta romana: giallorossi domenica sera in campionato e il 28 Lazio-Milan di Coppa Italia, semifinale di ritorno dopo lo 0-0 di Milano.
Il tecnico avrà bisogno di tutti per ottenere il massimo in ogni partita. Scendendo in campo ogni tre giorni sarà difficile recuperare le forze e affrontare al meglio tutte le sfide. Ma il diavolo deve trovare le energie mentali e fisiche per giocare al top questi diciassette giorni d’inferno. Gattuso è stato bravo a scegliere un modulo definitivo e dare delle certezze ritrovando anche dei giocatori che con Montella parevano spaesati (Biglia e Calhanoglu su tutti), ma ha ancora tanto da lavorare per eliminare le amnesie ancora evidenti in alcuni momenti di gioco.
Cutrone è decisivo e pronto a guidare l’attacco rossonero in campionato, lasciando il palcoscenico europeo al Dottor Jekyll e Mister Hyde André Silva, a secco in Serie A ma capocannoniere in Europa. Biglia è tornato ad essere quello che avevamo conosciuto con la maglia della Lazio. Suso rimane la solita pedina insostituibile. E a proposito di insostituibile, vedremo come Gattuso sopperirà all’assenza di Kessié contro la Samp: l’ivoriano non aveva mai saltato una partita in campionato fino a questo momento e sarà costretto a farlo per squalifica. Locatelli il principale candidato a prendere il suo posto.